Cosa dice il nuovo codice stradale a proposito delle cinture di sicurezza posteriori? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Le cinture di sicurezza sono una tematica ancora oggi ampiamente dibattuta. Nonostante ne siano state progettate di vari tipi, la loro funzione rimane sempre e comunque solo una: preservare la salute del passeggero.
A proposito di questo indispensabile strumento, c’è una credenza diffusa e che sembra preoccupare parecchio. Sembra infatti che, un detto popolare, escluda l’obbligo di indossare la cintura se ci si siede nei sedili posteriori. Ma è realmente così?
Chi siede dietro deve mettersi la cintura?
In questo paragrafo proveremo a dare una risposta articolata ad una domanda ampiamente diffusa. Citando l’articolo 172 del nuovo codice stradale, si verrà a sapere che tutti i passeggeri hanno l’obbligo perenne di indossare la cintura.
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Inoltre, i bambini di altezza inferiore a 1,50 metri hanno anche l’obbligo del cosiddetto seggiolino. L’infrazione di quanto appena sottolineato porta per forza di cose a delle conseguenze. Cosa che a sua volta porta inevitabilmente a pagare una sanzione.
La sanzione amministrativa che si riceverà comporterà il pagamento di una somma. Il cui valore ammonta dagli 83 euro ai 332 euro. Nel caso in cui il suo mancato utilizzo riguardi un minore, la responsabilità di eventuali sinistri sarà del conducente.
Chi è esente dalla cintura?
In questo caso così come in molti altri, la cintura di sicurezza presenta alcune esenzioni. Una di queste riguarda le forze di polizia ed eventuali altri corpi in servizio di emergenza, per i quali la cintura potrebbe rappresentare un ostacolo concreto.
Anche gli addetti alla raccolta dei rifiuti e al loro trasporto, possono astenersi dal suo utilizzo. Si tratta infatti di un mestiere che richiede l’abbandono e il controllo del veicolo in un tempo molto rapido, per cui la cintura sarebbe un limite.