Targhe monopattini: un mistero ancora irrisolto

Guidicar - Targhe monopattini: un mistero ancora irrisolto

Il Codice della Strada introduce importanti novità per i monopattini elettrici. Ma mancano ancora i decreti attuativi. Scopriamo i dettagli.
Il nuovo Codice della Strada, varato con la legge 177 del 2024, introduce importanti misure per la sicurezza stradale e la micromobilità, con particolare attenzione ai monopattini elettrici. Le nuove disposizioni prevedono l’uso obbligatorio del casco omologato, restrizioni alla circolazione su piste ciclabili e aree pedonali, nonché l’introduzione di un contrassegno identificativo e dell’assicurazione RC obbligatoria.

Tuttavia, l’assenza di un decreto attuativo, a distanza di due mesi dall’entrata in vigore delle norme, sta generando incertezze e problemi applicativi, rendendo difficile per utenti e operatori adeguarsi alle nuove norme.
Problemi di applicabilità e nodo assicurativo
L’applicabilità immediata delle nuove regole è ostacolata dalla mancanza di un decreto attuativo, che dovrebbe definire modalità e costi del contrassegno identificativo. Senza queste specifiche, l’assicurazione RC obbligatoria diventa difficilmente applicabile, poiché l’assenza di una targa univoca impedisce di associare ogni mezzo a una specifica polizza assicurativa.
Ad esempio, la Polizia Locale di Milano ha affermato che l’obbligo di assicurazione è già in vigore, ma questa situazione potrebbe portare a sanzioni ingiuste per gli utenti. E quindi al proliferare di ricorsi.
Conflitti con le normative europee
Le nuove disposizioni potrebbero entrare in contrasto con la direttiva europea 2118 del 2021, recepita in Italia nel 2023, che incoraggia l’adozione di veicoli elettrici leggeri per la mobilità sostenibile. L’assicurazione obbligatoria sui monopattini elettrici, che viaggiano a meno di 25 km/h, potrebbe risultare sproporzionata rispetto agli obiettivi comunitari. Inoltre, le attuali norme europee prevedono l’obbligo assicurativo solo per veicoli che superano specifici limiti di peso e velocità.

Impatti economici e conseguenze per la micro-mobilità
La situazione di incertezza normativa sta già influenzando il settore della micro-mobilità. Le società di sharing mobility, oltre all’obbligo di fornire caschi agli utenti, si trovano a dover affrontare costi aggiuntivi e sfide logistiche per adeguarsi alle nuove norme.
Anche per i privati, l’acquisto di un monopattino elettrico potrebbe diventare meno conveniente, riducendo l’utilizzo di questi veicoli sostenibili nelle aree urbane. Detto che, visto l’uso inappropriato da parte di molti utenti e la sequela di incidenti gravi con i monopattini a cui abbiamo assistito negli ultimi anni in tutte le città, forse un uso ridotto di questi mezzi non è poi una brutta notizia, l’intervento del Ministero delle Infrastrutture è essenziale per chiarire e regolamentare l’applicazione delle nuove disposizioni.
In definitiva, dei monopattini probabilmente si sarebbe potuto fare anche a meno, visto che per la mobilità a zero emissioni esistevano già le biciclette (peraltro più stabili e sicure), ma visto che ormai sono una realtà è stato un bene normarne l’utilizzo: resta però l’ultimo step da fare e rendere operative le regole, in modo da chiarire la situazione per tutti.

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