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Magazine
Autostrada: le elettriche si ricaricheranno in viaggio. Il progetto in Svezia
Un’autostrada in Svezia potrebbe presto consentire di ricaricare le auto elettriche in viaggio, senza fermarsi alle colonnineVe la immaginate un’autostrada dove i veicoli elettrici si ricaricano mentre sono in viaggio, senza doversi appostare davanti alle colonnine? Detta così, sembra una fantasia remota, impossibile da porre in pratica nel mondo reale. Eppure, c’è chi crede. Stiamo parlando della svedese Trafikverket. Il progetto a dir poco ambizioso da poco presentato potrebbe dare una svolta incredibile al comparto della mobilità, venendo replicato, in caso di esiti positivi, pure altrove.L’iniziativa coinvolgerà le principali città dello Stato, tra Hallsberg e Örebro. La scella delle località non è, ovviamente, una casualità, bensì frutto del desiderio di cavalcare le necessità del settore. L’annuncio si integra benissimo con i tempi attuali, dopo l’annuncio della Commissione Europea di indire il bando delle auto endotermiche nel 2035. Stando all’articolo di Euronews, il completamento dei lavori è previsto entro i prossimi due anni. Anche qui una data piuttosto interessante: allora entrerà, infatti, in vigore lo standard di emissioni Euro 7. Tutto torna, insomma. A opera ultimata sarà disponibile la prima strada permanente sulla scena internazionale.Tecnica non meglio definitaFin qui è, purtroppo, sconosciuta la tecnica adottata dai responsabili. Con le conoscenze attuali si profilano tre canali, ciascuna con punti forti e criticità: a catenaria, induttivo e conduttivo. Per quanto riguarda quello a catenaria, andrebbe bene esclusivamente per i mezzi pesanti, poiché “utilizza cavi aerei per fornire elettricità a un tipo speciale di autobus o tram”, scrive Euronews.Stando al personale competente del campo, il piano si tradurrà pure in una maggiore autonomia delle bev, prevedendo accumulatori compatti nelle dimensioni. Nonostante il grande pubblico lo ignori, Trafikverket aveva già fatto le prove generali nel 2018: allora si trattava di dare vita al primo binario di rifornimento dedicato alle bev su strade pubbliche.Jan Petterson, responsabile dello sviluppo strategico, ha dichiarato a Euronews Next: “Pensiamo che la soluzione dell’elettrificazione sia la via da seguire per decarbonizzare il settore dei trasporti e stiamo lavorando a una serie di soluzioni”.

08/05/2023
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Mercedes classe E del futuro: elettrizzante e innovativa
Scopri l’evoluzione della Classe E e il suo incredibile superscreen, la nuova innovativa e soprattutto elettrica Mercedes.Il marchio Mercedes-Benz svela la nuova generazione della Classe E (W214), arricchita da importanti innovazioni tecnologiche. Con oltre 16 milioni di esemplari prodotti dal 1946 ad oggi, la Classe E è pronta a stupire con il suo lancio commerciale previsto per l’autunno.Pur essendo un progetto completamente nuovo, la vettura mantiene dimensioni simili alla versione precedente, ma con un passo allungato di 22 mm per garantire maggiore comfort. Il design esterno si evolve, introducendo elementi distintivi come la superficie nera lucida nel frontale e le maniglie a scomparsa sulla fiancata.Gli interni, invece, compiono un vero salto evolutivo grazie all’introduzione dell’Mbux Superscreen. Questa soluzione innovativa combina comandi fisici e tre diversi display per strumentazione, infotainment e intrattenimento del passeggero. Il nuovo supercomputer centrale aumenta la potenza di calcolo, e l’infotainment si apre per la prima volta alle app di terze parti, come TikTok, Angry Birds, Webex, Zoom e Vivaldi.I dettagli della vetturaL’elettrificazione gioca un ruolo fondamentale nella nuova Classe E, con la gamma composta interamente da versioni mild hybrid e plug-in hybrid. La gamma europea offre motorizzazioni benzina e diesel abbinati alla trasmissione automatica 9G-Tronic. Le versioni plug-in hybrid presentano consumi ridotti e percorrenze in modalità elettrica fino a 118 km grazie alla batteria da 25,4 kWh.Tra gli optional, il Technology Package offre sospensioni Airmatic autolivellanti e asse posteriore sterzante per un’esperienza di guida ottimale. Inoltre, il pacchetto di Adas di livello 2 può essere integrato con l’Attention Assist, che monitora continuamente il guidatore attraverso una telecamera 3D interna, e l’Intelligent Parking Pilot, che permette il parcheggio automatico senza conducente.In attesa delle versioni AMG, la nuova Mercedes Classe E promette di rivoluzionare il concetto di berlina di lusso grazie alle sue innovazioni e alle sue prestazioni elettrizzanti.

08/05/2023
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L’auto elettrica: un prezzo troppo salato per il successo?
Il prezzo è spesso un fattore determinante nella scelta di un’auto. Si analizzano le caratteristiche, si confrontano le prestazioni, ma alla fine la domanda cruciale è sempre: quanto costa? Il prezzo giusto può portare al successo un prodotto, mentre un prezzo sbagliato può condannarlo all’insuccesso. L’auto elettrica, simbolo di un cambiamento in atto, si trova a dover affrontare la sfida di trovare un livello di prezzo adeguato, lontano dagli attuali valori troppo elevati. Per incrementare le vendite, è necessario abbassare il prezzo, ma di quanto e come?Elon Musk, con le sue Tesla, ha tentato di anticipare gli altri offrendo sconti che arrivano fino al 20%. Ad esempio, la Model 3 con maggiore autonomia negli Stati Uniti ora costa 47.240 dollari, circa il 18,5% in meno rispetto ai 57.990 dollari dello scorso agosto. Tuttavia, Tesla ha un vantaggio significativo: il margine di profitto più alto per ogni auto venduta. Ma come si posizionano gli altri costruttori?Il dilemma del prezzo giusto: tra sfide e opportunitàFord ha seguito la stessa strategia, almeno per la Mustang Mach E. Molti altri produttori stanno ancora valutando le proprie mosse, ma dovranno agire rapidamente poiché il mercato non aspetta e un prezzo errato può compromettere l’intera strategia commerciale. Il “listino” è uno dei pochi elementi certi riguardo al lento decollo dell’auto elettrica. È una questione semplice ed evidente, seppur spesso ignorata.Questo approccio è errato poiché, se oggi chi acquista un’auto elettrica deve affrontare difficoltà oggettive (come la rete di ricarica insufficiente e l’autonomia limitata), non è accettabile chiedere di pagare anche il 30% in più. Inoltre, la prospettiva che questa differenza di prezzo si annullerà nel tempo non è sufficientemente convincente, poiché l’auto viene acquistata ora e si richiede una soluzione immediata.Costruttori e istituzioni europee devono prestare particolare attenzione a questa problematica e riflettere seriamente su possibili soluzioni. Un formidabile rivale sta arrivando sui mercati del Vecchio Continente: la Cina. Molti dei nuovi modelli cinesi, già ampiamente annunciati nei mesi scorsi, sono ora in vendita, e altri arriveranno presto. Con prezzi notevolmente inferiori rispetto ai competitor, i veicoli cinesi potrebbero rappresentare una minaccia significativa per l’industria automobilistica europea. Un problema da non sottovalutare.

08/05/2023
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Automobilisti italiani: sì al limite in autostrada di 150 km/h
Gli automobilisti italiani si dicono in maggioranza favorevoli all’aumento del limite di velocità in autostrada a 150 km/h.Qual è l’opinione degli automobilisti italiani riguardo alle principali sfide sul fronte della sicurezza? In un nuovo studio, Autoscout24, il principale marketplace specializzato nel panorama pan-europeo, ha provato a interpellarli direttamente. Andiamo a scoprire la fotografia scattata sull’attuale categoria di conducenti della nostra penisola.Un atteggiamento prudente, con alcune eccezioniIn linea di massima, la classe degli automobilisti italiani si è rivelata piuttosto prudente. Ad esempio, boccia la proposta di ridurre il limite di età per il conseguimento della patente B a 17 anni.  Arriva, poi, un secco “no” all’uso dello smartphone senza auricolare o vivavoce mentre si è al volante; l’81 per cento lo definisce una “cattiva abitudine” rea di mettere a repentaglio sia l’incolumità propria sia quella degli altri utenti. Il 61 per cento condanna, invece, con fermezza la guida sotto effetto di sostanze alcoliche.Sul fronte opposto, la maggioranza è favorevole all’incremento del limite di velocità in autostrada da 130 a 150 km/h, purché accompagnato dal sistema Tutor. Comunque, uno su quattro ha parecchi dubbi in proposito, poiché teme che i vincoli meno stringenti portino a un incremento degli incidenti stradali. Qualora le condizioni della strada (34 per cento) o del traffico (63 per cento) ne diano modo, più di un terzo ha la tendenza a infrangere le disposizioni del legislatore.L’80 per cento degli intervistati esprime opinione contraria sull’introduzione del limite dei 30 km/h nei centri urbani, poiché non lo ritiene fattibile. Della sfiducia da attribuire, almeno in parte, allo stato di manutenzione delle strade, giudicate insufficienti dal 78 per cento degli automobilisti italiani. Ma pure dal fatto che i limiti non vengono (quasi) mai violati da quasi la metà (45 per cento) del campione. Invece, il 64 per cento diffida dal bando delle endotermiche, in quanto anche le nuove tecnologie avrebbero un impatto elevato sull’ambiente.

08/05/2023
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Metalli più “verdi”: il segreto delle case auto per ridurre le emissioni
Scopri come le principali case auto lavorano sui materiali per abbattere l’impronta di carbonio dei loro veicoli.Le case auto stanno sempre più puntando su tecnologie e materiali sostenibili per ridurre l’impronta di carbonio dei loro prodotti. Tra questi, i metalli come l’acciaio e l’alluminio rivestono un ruolo cruciale, poiché rappresentano una fetta consistente del peso complessivo di un veicolo e il loro processo produttivo ha un impatto significativo sull’ambiente.Recentemente, Porsche ha annunciato una collaborazione con Norsk Hydro, produttore di alluminio a basso tenore di carbonio, per ridurre le emissioni di CO2 legate alla lavorazione dei metalli. Questo accordo prevede un taglio del 60% rispetto al valore medio dell’alluminio nel settore automobilistico, con un risultato di 3,5 kg di CO2 per ogni kg di alluminio prodotto.Altre case automobilistiche, come BMW, Mercedes, Nissan, Audi e Jaguar, hanno adottato strategie simili, stringendo accordi per l’approvvigionamento di acciaio e alluminio a basso tenore di CO2 e implementando procedure di riciclaggio a ciclo chiuso direttamente nelle loro fabbriche.Riciclaggio e sostenibilità: il futuro delle batterieOltre ai metalli, le batterie rappresentano un altro elemento chiave per la riduzione delle emissioni nel settore automotive. Porsche e Norsk Hydro stanno lavorando insieme per sviluppare una catena del valore sostenibile delle batterie in Europa, puntando sul riciclaggio per ridurre l’impatto ambientale derivante dalla lavorazione delle materie prime e creare un circuito chiuso per le batterie dei veicoli elettrici.Anche se la filiera europea dei materiali chiave per la produzione di batterie è ancora agli albori, si prevede che il riciclaggio svolgerà un ruolo fondamentale per soddisfare la crescente domanda di batterie per autoveicoli in futuro. Per raggiungere questi obiettivi, saranno necessarie collaborazioni tra i diversi settori industriali.In conclusione, l’adozione di metalli sostenibili e l’attenzione al riciclaggio delle batterie rappresentano passi importanti verso la riduzione dell’impronta di carbonio nel settore automobilistico. Attraverso queste iniziative, le case auto dimostrano un impegno concreto nel perseguire obiettivi di sostenibilità e nel contribuire a un futuro più “verde” per tutti.

08/05/2023
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Volkswagen Golf: la nuova limited edition sarà presentata il 31 maggio
La nuova limited edition della Volkswagen Golf sarà tenuta a battesimo nell’ultimo giorno di maggio. Intanto, un teaser ci anticipa come sarà.Per quanto capiti di rado, a volte alcuni modelli acquisiscono una fama tale da competere con quella del loro stesso produttore. Prendendo a riferimento la Casa di Wolfsburg, nulla può esemplificare meglio tale concetto che la Volkswagen Golf, il cui futuro sembra messo in discussione. Se ciò accadrà davvero lo scopriremo in futuro, di certo, sarebbe un vero choc per la nutrita platea di appassionati, i quali si sono affezionati alle sue caratteristiche nel corso del tempo. Proprio per andare a intercettare i fedelissimi, il marchio tedesco presenterà il prossimo 31 maggio una nuova edizione speciale, battezzata Volkswagen Golf R 133 Limited Edition.Stile e motore da piccola sportivaIn un video teaser pubblicato sul suo canale YouTube ufficiale, la compagnia ne dà l’annuncio, offrendo qualche piccola anticipazione sui tratti peculiari. Così, di primo acchito, spiccano i cerchi in lega da 19 pollici Estoril con pinze freni blu, la stessa tonalità dei loghi “R”, in contrasto con la tinta giallo brillante della carrozzeria. Inoltre, la zona inferiore delle portiere presenta la dicitura “333” in nero.Per sottolineare la vocazione sportiveggiante, trovano impiego gli specchietti total black e i quattro terminali di scarico Akrapovic. Non viene, invece, mostrato l’abitacolo, che, comunque, conosceremo in maniera dettagliata fra solo poche settimane.Il numero 333 rimanda ai cavalli complessivamente erogati dal 2.0 TSI. Avente una coppia motrice massima di 420 Nm, il propulsore permette di raggiungere i 100 km/h da fermo in 4,6 secondi e di toccare una velocità di picco di 270 km/h. Non è esclusa l’introduzione di alcuni ritocchi inerenti ad altre componenti meccaniche, sempre per valorizzarne le performance complessive. In merito al prezzo, probabilmente non sarà disponibile tanto a buon mercato, specialmente se 333 saranno pure gli esemplari costruiti. Alla luce dei precedenti, è papabile un listino a partire da 65 mila euro.

08/05/2023
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Volkswagen: tre nuovi suv elettrici entreranno in famiglia
Volkswagen ha in serbo tre nuovi suv a batteria, previsti per i prossimi anni: ciascuno di essi avrà dei differenti punti di forza.Il successo su tutta la linea dei suv, le cui quote di mercato sono in perenne crescita, spingono tuttora gli operatori della filiera a investirvi delle ingenti risorse. In casa Volkswagen il proposito è di lanciare degli sport utility di ottima fattura e rispettosi dell’ambiente. Ne parla in un articolo l’autorevole magazine Autocar, secondo cui VW sarebbe alle prese su tre esemplari a batteria, in arrivo nei prossimi anni.Dalla Tiguan alla TrinityAd aprire le danze ci penserà la Tiguan elettrica, in programma per il 2026. Anche se mentre scriviamo è dato sapere davvero poco in merito, le linee dovrebbero virare sul classico. A livello, invece, di “base portante”, il candidato numero uno è il pianale MEB+, naturale prosecuzione della piattaforma oggi adoperata. Con essa vi sarà la possibilità di incrementare la potenza sia del motore che dell’accumulatore. L’esemplare uscirà dalla catena di montaggio di Wolfsburg.Sempre nel 2026 è attesa a una proposta di dimensioni ridotte, una sorta di alternativa alla celeberrima T-Cross. Gli stilemi verranno mutuati dalla showcar Volkswagen ID.2all e il nome dovrebbe essere quello di ID.2 X. Il powertrain sarà composto da un unico propulsore a zero emissioni, alimentato da batterie LFP (litio-ferro-fosfato) e con trazione anteriore. In termini di architettura, la favorita sarebbe la MEB Entry. Una scelta figlia della necessità di contenere i prezzi finali, anche se probabilmente risulterà più cara della ID.2. Infine, tra la Tiguan e la Touareg si collocherà la Trinity, basata sulla nuova SSP (Scalable Systems Platform) e con architettura a 800V. Punterà sulla lunga autonomia e su una tecnica di elevato profilo. Per quanto riguarda la messa in vendita, non vedrà la luce prima del 2028. I piani non toglieranno, comunque, rilievo alla famiglia ID, tanto che nel giro dei prossimi due anni sia la ID.4 e sia la ID.5 passeranno al restyling.

08/05/2023
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Mercedes-Benz, Källenius snobba gli e-Fuel: “meglio le elettriche”
La Germania avrà pure esercitato parecchie pressioni sulle istituzioni comunitarie affinché concedessero la deroga per gli e-Fuel nel post 2035, ma ciò significa che è la soluzione di mobilità preferita da ogni operatore tedesco. Anzi, una delle principali realtà nazionali, quale Mercedes-Benz mantiene la stessa posizione a riguardo. Lo ha chiarito l’amministratore delegato Ola Källenius, che predilige l’elettrico, poiché “tecnicamente superiore“.Ai microfoni di Frankfurter Allgemeine Zeitung, il top manager della Stella di Stoccarda ha dichiarato: “Quattro anni fa, abbiamo detto che la nostra flotta di veicoli nuovi, lungo l’intera catena del valore, deve diventare neutrale in termini di CO2 entro il 2039. Questo è il nostro obiettivo”.Gli esemplari a batteria sono “sensazionalmente buoni” a livello di efficienza. “L’auto elettrica è una tecnologia ancora giovane rispetto al motore a combustione – ha proseguito -. Vediamo ancora un grande potenziale di progresso: la trazione elettrica supererà il motore a combustione interna in termini di prestazioni entro la fine di questo decennio“.Attualmente la Casa lavora pure sulle vetture endotermiche, in linea con gli standard di omologazione delle emissioni Euro 7, tuttavia ciò non ha la priorità. Difatti, nel giro dei prossimi tre anni ridurrà i relativi investimenti dell’80 per cento. Il futuro di Mercedes-Benz assume, insomma, tinte green.Infrastrutture di ricarica e litio: i passi da compiereDi pari passo, affinché gli obiettivi prefissati dalle autorità trovino compimento, è necessario uno sforzo ulteriore dalla classe politica stessa. “Noi ci occuperemo del prodotto, ossia i veicoli elettrici, ma l’infrastruttura di ricarica deve essere ampliata il più rapidamente possibile e dobbiamo fare di tutto per promuovere la generazione di elettricità verde”, ha spiegato Källenius.Inoltre, occorrerà affrontare un’ulteriore sfida, cruciale nella battaglia con le aree geografiche concorrenti, una su tutte la Cina. “La creazione di capacità nell’estrazione e nella lavorazione del litio è un’impresa industriale gigantesca – ha evidenziato -. Le materie prime non saranno tutte estratte in Europa. Pertanto, abbiamo bisogno di accordi commerciali con Canada, Sud America e Australia. Ecco dove è necessario il sostegno pubblico”. 

08/05/2023
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Unione Europea: bus a emissioni zero entro il 2030
L’Unione Europea lancia nuovi standard CO2 per i mezzi pesanti riguardanti i bus entro il 2030 e camion entro il 2040. Bus urbani a zero emissioni dall’anno 2030 e un taglio di oltre 90% delle emissioni per le flotte riguardanti degli altri mezzi pesanti prodotti entro l’anno 2040. Ecco le decisioni, salvo modifiche nelle prossime settimane, infatti questi sono gli elementi principali del progetto di regolamento sui nuovi standard da seguire sulle emissioni di CO2 per i mezzi appunto pesanti che la Commissione europea introdurrà nei prossimi giorni. Come riporta il testo, revisionato dall’agenzia ANSA, i mezzi pesanti prodotti nuovi dovranno calare le emissioni di CO2 in modo enorme del 45% già nel 2030, del 65 percento al 2030 e del 90% all’anno 2040.   La nuova proposta La proposta dell’Unione Europea sui nuovi standard di emissione zero per camion e bus ha subito molti ritardi a causa delle controversi in proprio alla stessa CE. Infatti una parte della commissione chiedeva regole molto più dure entro il 2040, indicata come data limite per realizzare mezzi che emettono CO2. Introducendo addirittura il bando per tutti i propulsori alimentati in maniera classica (con attenzione particolare a benzina e diesel).   Ovviamente tranne quelli EV a celle a combustibile oppure a batteria. La differenza tra i commissari dell’Unione Europea ha visto pensare in queste settimane possibilità dal 70 percento al 100% delle emissioni in meno all’anno 2040.   In una nuova lettera congiunta data nelle settimane scorse un migliaio di imprese e associazioni di categoria, dai costruttori di mezzi ai realizzatori di carburanti di molti tipo avevano chiesto alla CE di tenere conto, oltre del processo di elettrificazione e all’idrogeno, riguardanti i combustibili sostenibili ma anche quelli rinnovabili che possono dare molto alla decarbonizzazione appunto dei trasporti come riportato dall’agenzia ANSA.  

16/02/2023
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Veicoli termici: confermato lo stop per il 2035
Il Consiglio europeo ha confermato lo stop dei veicoli termici per il 2035, prefissando delle tappe intermedie e ridefinendo gli incentivi. 340 sì, 279 no, 21 astensioni: così gli eurodeputati approvano il bando dal 2035 per i veicoli termici. Prima di diventare legge, la manovra dovrà necessariamente passare attraverso il Consiglio in seduta plenaria, ma quella appena raggiunta è una tappa importante.   Nonostante la maggioranza del Governo italiano (Fratelli d’Italia e Lega), abbia confermato l’opinione contraria, la proposta della Commissione ha ottenuto il via libera. Il tutto rientra nel pacchetto Fit for 55, che dispone l’azzeramento delle emissioni di anidride carbonica. Inoltre, vi sono degli step intermedi: entro il 2030 la CO2 dovrà essere ridotta del 55 per cento per le autovetture e del 50 per cento per i furgoni. Il bando dei veicoli termici dal 2035 sarà propedeutico all’azzeramento delle emissioni entro il 2050.    Il ruolo della Commissione La Commissione presenterà entro il 2025 alle Case produttrici una metodologia per misurare e comunicare i dati sulle emissioni alle autorità comunitarie. Le direttive emanate avranno il compito di dare un quadro legislativo rinnovato, secondo le ultime innovazioni del settore.   Entro il 31 dicembre 2026 la Commissione effettuerà degli accertamenti sul divario sussistente tra gli obiettivi fissati e i risultati raggiunti dagli attori della filiera. Le informazioni raccolte saranno utilizzate per valutare eventuali modifiche da apportare alla normativa vigente. Comunque, le aziende con bassi volumi produttivi otterranno una deroga: il limite massimo è di 10 mila unità all’anno per le autovetture e di 22 mila per i furgoni.    Cambierà pure il sistema degli incentivi. Nel quinquennio 2025-2029 il meccanismo Zlev verrà portato al 25 per le autovetture nuove e al 17 per cento per i furgoni nuovi. Nel 2030 esso sarà eliminato. Allora le auto elettriche (e forse a idrogeno) avranno probabilmente guadagnato notevoli quote di mercato e non ci sarà, dunque, più la necessità di stimolarne l’acquisto mediante gli ecobonus.

16/02/2023
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Bonus patente 2023: chi può fare domanda e come
A partire da lunedì 13 febbraio anche i privati possono presentare domanda per il bonus patente 2023: chi ne ha diritto e come ottenerlo. Si apriranno lunedì 13 febbraio le domande per il bonus patente 2023. A sette giorni di distanza dalle scuole guida, anche i diretti beneficiari avranno l’opportunità di presentare richiesta, in linea con le direttive fornite dal Decreto sottoscritto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’esborso mira a promuovere il reclutamento delle aziende di trasporti, in cerca di manodopera per far fronte al servizio. La carenza di personale, rispetto alle effettive esigenze, ha spinto le autorità a fornire un contributo.   Chi ne ha diritto, a quanto ammonta, quanto copre delle spese complessive e come presentare domanda Il bonus patente 2023 è riservato agli Under 35 che intendano conseguire la licenza di guida per i mezzi commerciali. L’importo, di 2.500 euro, fa riferimento sia alle spese sia dei corsi sostenuti. Il dicastero ha stabilito di investire 3,7 milioni di euro per il 2022, mentre dal 2023 al 2026 la cifra stanziata è di 5,4 milioni annui.   L’aiuto del Governo cerca di sollecitare il conseguimento della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC), in risposta alla crescente domanda di operatori per il trasporto di persone e merci. La CQC abilita allo svolgimento di attività lavorativa i titolari di patente C/CE o D/DE.   La domanda deve essere presentata attraverso la piattaforma ufficiale apposita, patentiautotrasporto.mit.gov.it/bonuspatente. I privati, aventi diritto, potranno inoltrare domanda dalle ore 12 di lunedì 13 febbraio 2023.   Il fondo è da considerarsi fino a esaurimento scorte, perciò chiunque ne sia interessato dovrebbe cercare di muoversi il più velocemente possibile. Non è, infatti, dato sapere quanto durerà la somma stanziata dal Governo. Il rimborso massimo è di 2.500 euro e non deve superare l’80 per cento delle spese complessivamente sostenute dal richiedente.

15/02/2023
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Gruppo Volkswagen La piattaforma Meb sarà evoluta: dieci nuove elettriche entro il 2026
<span style="font-size:10.0pt;line-height:107%;font-family: &quot;Times New Roman&quot;,serif">La nuova leadership del gruppo, i ritardi nei piani, la volontà di non perdere terreno sulla concorrenza, in primis quella coreana: ci sono varie spinte dietro ai correttivi nella strategia sull’elettrico in corso alla Volkswagen. E tutto ruota intorno alla piattaforma Meb, il pianale nativo che ha dato vita alla famiglia ID e avviato la svolta a corrente del costruttore tedesco, permettendogli di arrivare in poco tempo sul mercato con una vasta offerta di modelli, spalmata su tutti i brand della propria galassia (dal 2019 sono state vendute oltre 670 mila vetture e prodotti 12 modelli su questa base). Una tecnologia – peraltro al centro anche di un’importante alleanza industriale con la Ford – che comunque aveva un mandato a tempo, in attesa di una sostituta più evoluta, la Ssp, che permettesse a Wolfsburg di ottimizzare ulteriormente le economie di scala all’interno del suo impero automobilistico. Nella realtà, però, questa staffetta, inizialmente prevista per la metà del decennio in corso circa, dovrà essere rimandata. Così la Meb torna al centro dello scacchiere e sarà ulteriormente sviluppata per essere più competitiva. Col risultato di ampliare la gamma a batteria del costruttore: entro il 2026, infatti, saranno lanciate dieci nuove EV. <span style="font-size:10.0pt;color:#333333;border:none windowtext 1.0pt;mso-border-alt: none windowtext 0cm;padding:0cm">Upgrade a tutto tondo.&nbsp;Dalla Meb si passerà alla Meb+, frutto di una serie di investimenti nei prossimi anni: la Casa non ha fornito una cifra, ma, secondo indiscrezioni di stampa tedesca, sul piatto ci sarebbero circa 1,5 miliardi di euro, che dovrebbero generare evoluzioni su più fronti. Anzitutto quello dell’autonomia; le auto su base Meb+ adotteranno infatti la nuova generazione di batterie, caratterizzate dalla cosiddetta “cella unificata”: una soluzione che dovrebbe garantire un “packaging” più efficiente e, quindi, la possibilità di installare una batteria più grande nel vano riservato agli accumulatori, per arrivare – dice il costruttore – a percorrenze fino a 700 km con un ciclo di carica. Ma non finisce qui: il pianale aggiornato prometterà di accorciare i tempi delle ricariche con potenze di 175/200 kW - uno dei principali punti su cui c’è da colmare il gap con le rivali - e, contestualmente, offrirà un’infrastruttura digitale migliorata. <b style="box-sizing: border-box; font-style:inherit;font-variant:inherit;font-stretch: inherit;font-size:inherit; line-height:inherit"><span style="font-size:10.0pt;color:#333333;border:none windowtext 1.0pt; mso-border-alt:none windowtext 0cm;padding:0cm">Dal modello più "pop" alla Tiguan elettrica.&nbsp;<span style="font-size:10.0pt; color:#333333">Fin qui ci siamo limitati a parlare di tecnologie: ma quali saranno i risvolti sulla gamma di prodotto? Come già anticipato, la gamma di modelli basati sulla Meb sarà sensibilmente allargata, oltretutto in tempi relativamente brevi, considerato che dieci delle novità previste saranno lanciate sul mercato entro i prossimi tre anni. Tra queste è incluso il modello più “popolare” della gamma ID: la derivata di serie della concept ID. Life presentata al Salone di Monaco del 2021, un’elettrica dal prezzo d’accesso di circa 25 mila euro. Ma la Casa ha confermato che sono in progettazione anche nuovi modelli “nei segmenti sportivi e premium” e, soprattutto, per voce di Oliver Blume, da pochi mesi<b style="box-sizing: border-box;font-style:inherit; font-variant:inherit;font-stretch: inherit;font-size:inherit;line-height:inherit"><span style="border:none windowtext 1.0pt;mso-border-alt:none windowtext 0cm; padding:0cm">&nbsp;nominato ceo del gruppo, ha espresso ufficialmente<b style="box-sizing: border-box; font-style:inherit;font-variant:inherit;font-stretch: inherit;font-size:inherit; line-height:inherit"><span style="border:none windowtext 1.0pt;mso-border-alt: none windowtext 0cm;padding:0cm">&nbsp;l’intenzione di dare alla Golf un futuro elettrico. La evergreen di Wolfsburg non sarà la sola icona destinata a essere integrata nella famiglia ID. Anche la Tiguan, la cui terza generazione endotermica sarà presentata nel corso 2023, farà parte del nuovo corso su base Meb+, e una versione della Suv mossa unicamente a batteria potrebbe rientrare tra le new entry attese entro il 2026.

27/12/2022
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Volvo. La EX90 punterà tutto sulla sicurezza
<span style="font-size:10.0pt;line-height:107%;font-family: &quot;Times New Roman&quot;,serif">Se pensi a una Volvo, la prima cosa a cui la associ è la sicurezza. E questo non da ieri, ma da decenni. E sarà così anche in futuro, pure a breve termine, perché stiamo parlando della nuova Suv EX90 full electric, che sarà svelata il 9 novembre. Ebbene, su questa vettura la sicurezza di serie sarà superiore a quella di qualsiasi altro modello precedente del marchio. Vediamo di capire come. <span style="font-size:10.0pt;font-family:&quot;inherit&quot;,serif;mso-bidi-font-family:Arial; color:#333333;border:none windowtext 1.0pt;mso-border-alt:none windowtext 0cm; padding:0cm">Svolta.<span style="font-size:10.0pt;font-family:&quot;Arial&quot;,sans-serif; color:#333333">&nbsp;L'EX90 rappresenta l'inizio di una nuova era per la Casa svedese, che proietta gli standard di sicurezza, di qualità e l’innovazione nel futuro. Si tratta di un'auto studiata per proteggere chi sta a bordo, cercando di mantenere le persone al sicuro quando viaggiano nel traffico. Ma è pure un’auto che “impara” e può diventare più “brava” e sicura nel tempo, perché è in grado di apprendere nuove informazioni e di ricevere aggiornamenti. <b style="box-sizing: border-box; font-style:inherit;font-variant:inherit;font-stretch: inherit;font-size:inherit; line-height:inherit"><span style="font-size:10.0pt;font-family:&quot;inherit&quot;,serif; mso-bidi-font-family:Arial;color:#333333;border:none windowtext 1.0pt; mso-border-alt:none windowtext 0cm;padding:0cm">Si parte dall’uomo.&nbsp;Lo sviluppo della più recente tecnologia di sicurezza della Volvo si basa sulla comprensione del comportamento umano, che affonda i suoi studi in decenni di ricerca condotti sul tema. Un sistema che sarà di serie sulla EX90. Secondo la Casa, ognuno di noi&nbsp; è probabile che sperimenti o che sia influenzato da almeno un incidente d’auto nella propria vita: e questo anche se si è sempre dimostrato bravo e attento al volante. Ma si sa, anche il guidatore migliore può essere colto da stanchezza o può distrarsi, per i più svariati motivi. E nel traffico, basta poco per incappare in una situazione negativa. L’obiettivo della Volvo è quindi quello di aiutare il driver a migliorare ancora, riducendo il rischio di incidenti, cercando di prevenire ogni pericolo che provenisse dal mondo esterno. Al riguardo, la EX90 è dotata di un ampio “scudo” di sicurezza che include la più recente tecnologia di rilevamento: in tutto, infatti, sono presenti otto telecamere, cinque radar, 16 sensori a ultrasuoni e un Lidar. <span style="font-size:10.0pt;line-height:107%;font-family: &quot;Times New Roman&quot;,serif">Dall’esterno. Tutti questi dispositivi della EX90, alimentati dalla piattaforma di elaborazione di base e dal software, lavorano insieme per offrire la miglior “lettura” possibile in tempo reale a 360 gradi. Incorporato nel tetto della EX90, il nuovo Lidar, per esempio, è in grado di rilevare pedoni fino a 250 metri e oggetti scuri, come un pneumatico, fino a 120 metri davanti alla vettura. Il sistema rileva la strada di fronte all’auto di giorno e di notte, pure a velocità autostradali, ed è in grado di riconoscere anche piccoli oggetti che si trovano molto più avanti a noi: in questo modo si regala al guidatore più tempo per reagire ed evitare un potenziale pericolo. Al riguardo, la ricerca della Volvo indica che questo software e i nuovi sensori possono contribuire a ridurre fino al 20% gli incidenti che provocano lesioni gravi o morte. Inoltre, i tecnici della Casa stimano di poter migliorare la prevenzione complessiva degli incidenti fino al 9%, il che potrebbe portare, nel tempo e con un’ampia diffusione, a evitare milioni di incidenti. <span style="font-size:10.0pt;line-height:107%;font-family: &quot;Times New Roman&quot;,serif">Anche dall’interno. Nell’abitacolo, il sistema di sicurezza è rivolto a chi guida, grazie a sensori e a due telecamere che misurano la concentrazione dello sguardo. Ciò consente all'EX90 di “notare” quando il conducente si distrae, è stanco o comunque poco attento: tutto ciò in modo superiore a quanto è già stato possibile fino a oggi su una Volvo. Anche il volante capacitivo ha un suo ruolo, rilevando se il conducente lo sta impugnando saldamente oppure no. Nel caso in cui le telecamere dovessero “registrare” comportamenti anomali, si attiva un avviso, che può crescere di intensità se la situazione si stesse aggravando. Se il driver dovesse addormentarsi o accusare un malore, e quindi non rispondere più agli input, allora l'EX90 è progettata per fermarsi in sicurezza sul ciglio della strada, attivando le luci di emergenza per avvisare gli altri automobilisti e facendo partire una chiamata di soccorso. Il focus sul livello di attenzione del guidatore e su tutto ciò che sta attorno all’auto include elementi cruciali relativi alla prossima tecnologia di guida automatizzata che, una volta verificata appieno e approvata, sarà poi introdotta sulla nuova Suv.

27/12/2022
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